Chiesa della Santa Croce, Damasco
Mercoledì 26 gennaio 1983
La guarigione straordinaria di Alice Benlian nella chiesa della Santa Croce a Damasco
Alice Benlian soffriva da tredici anni di un'invalidità totale al braccio sinistro, accompagnata da forti dolori. I medici erano stati categorici: non c'erano speranze di miglioramento. Profondamente religiosa, Alice ha deciso di andare in pellegrinaggio a Damasco per vedere l'icona miracolosa della Madonna di Soufanieh. Mercoledì 26 gennaio 1983, mentre meditava davanti all'icona nella chiesa della Santa Croce, ha sentito il braccio rilassarsi dalla spalla alla punta delle dita. Il dolore è scomparso, e ha riacquistato completamente la libertà di movimento.
Chiesa della Santa Croce (Damasco) / © Aziz1005, Public domain, via Wikimedia Commons.
Motivi per credere :
La diagnosi della patologia di Alice Benlian è stata confermata a più riprese: dal suo medico, il dottor Pierre Salam, laureato presso la facoltà di Medicina di Montpellier (Francia), e da uno specialista di Beirut (Libano), il dottor Taoutel, reumatologo. Le tante radiografie effettuate si sono rivelate tutte coerenti tra loro. La diagnosi non lasciava scampo: "Non c'è niente da fare, purtroppo è un'invalidità permanente".
- È stato consultato anche un terzo medico, tedesco, di passaggio ad Aleppo nel 1982, e anche lui non ha dato speranze di miglioramento.
- Dopo aver pregato davanti all'icona miracolosa di Soufanieh, la guarigione di Alice Benlian è stata definitiva: né la disabilità né il dolore si sono più ripresentati. Le radiografie mostrano però le stesse calcificazioni persistenti di prima, deformazioni che anatomicamente non dovrebbero consentire alcun movimento del braccio sinistro. L'improvviso recupero funzionale del braccio è quindi inspiegabile e incomprensibile dal punto di vista medico.
- Disponiamo della cartella clinica che raccoglie tutti i referti medici e le radiografie effettuate per documentare in modo completo la patologia e la guarigione di Alice Benlian. Il dossier, redatto dal dottor Pierre Salam, è intitolato Description d'une guérison scientifiquement inexplicable (Descrizione di una guarigione scientificamente inspiegabile).
- Nell'aprile 1990, le varie radiografie effettuate prima e dopo la guarigione sono state sottoposte al dottor Loron, neurologo dell'Ospedale de la Salpêtrière di Parigi, che ha espresso la stessa diagnosi dei suoi colleghi ed è giunto alla medesima conclusione sull'inspiegabile mobilità del braccio sinistro di Alice Benlian.
- Il marito, la famiglia e gli amici di Alice hanno fornito testimonianze prima e dopo la guarigione. Il 30 aprile 1985, due anni dopo i fatti inspiegabili, padre Elias Zahlaoui, il sacerdote che registra tutte le guarigioni miracolose di Nostra Signora di Soufanieh, si è recato ad Aleppo per registrare la testimonianza video del dottor Pierre Salam e della sua paziente Alice Benlian.
Sintesi :
Nel dicembre 1982, ad Aleppo (Siria) circolava una voce: nel cuore del quartiere cristiano di Damasco, a Soufanieh, un'icona della Vergine Maria con il Bambino aveva stillato olio il 27 novembre 1982 nella famiglia di Myrna e Nicolas Nazzour. Da allora sono avvenute guarigioni spettacolari.
Alice Benlian, nata ad Aleppo nel 1933, sposata con tre figli, profondamente religiosa, soffriva da tredici anni di un'invalidità totale al braccio sinistro a causa di una periartrite scapolo-omerale accompagnata da un'intensa calcificazione. Ha deciso di recarsi in pellegrinaggio a Damasco per visitare i Nazzour, ma è venuta a sapere che, per ordine di Sua Beatitudine il Patriarca ortodosso Ignazio Hazim, la piccola icona sacra era stata trasferita nella chiesa della Santa Croce a Damasco per esservi onorata. Il 26 gennaio 1983, circondata dagli amici che avevano viaggiato con lei, era inginocchiata in preghiera davanti all'icona miracolosa quando ha sentito una mano posarsi sulla sua testa per tre volte. Il suo corpo è stato colto da un profondo tremore, poi una palla di fuoco si è diffusa dalla testa al braccio inerte. Immediatamente, i suoi polpastrelli si sono rilassati, mentre negli ultimi tredici anni erano rimasti rattrappiti. Il dolore era scomparso: era guarita.
In termini medici semplici, ecco come possiamo spiegare brevemente la patologia di cui soffriva Alice Benlian. Nel 1970, la donna ha consultato il dottor Pierre Salam per un intenso dolore alla spalla sinistra. Dall'esame e dalle radiografie si è scoperto che l'articolazione scapolo-omerale era gonfia e la testa omerale lussata. Il medico ha suggerito un trattamento antinfiammatorio, che si è rivelato del tutto inefficace. Peggio ancora, qualche settimana dopo, durante una nuova visita, ha notato che le dita non si estendevano e la mano era “a collo di cigno” (cioè il nervo radiale era stato colpito). Nuove radiografie hanno mostrato massicce calcificazioni, sulle quali le infiltrazioni intra-articolari effettuate dal reumatologo, il dr. Taoutel, non hanno avuto alcun effetto. La disabilità definitiva è stata confermata a più riprese da diversi medici (di Aleppo, Beirut...) - l'ultimo è stato uno specialista tedesco nel 1982 -, poiché il movimento di abduzione del braccio non superava i 35°. Si era instaurata un'amiotrofia degli estensori e degli intermetacarpali, e la mano era continuamente flessa su un polso doloroso. Alla fine il dottor Salam le ha detto: "Non c'è niente da fare, purtroppo è un'invalidità permanente".
All'inizio del febbraio 1983, il dottor Salam ha riferito: "Sono passato per caso dal marito della signora Benlian, che fa il meccanico, per far revisionare la mia auto. Dopo i saluti di rito, di punto in bianco mi ha detto: 'Cosa pensa del braccio di mia moglie?' Gli ho risposto: 'Purtroppo non possiamo fare nulla, lo sa, ed è una condizione permanente. Dopo due anni dal problema, è difficile recuperare la mobilità. E per sua moglie sono passati tredici anni!' Mi ha detto: 'Stava proprio pensando di venire da lei. Si è recata a Damasco a visitare la Vergine di Soufanieh ed è completamente guarita!' Poco tempo dopo, la signora Alice Benlian, radiosa, ha bussato alla porta del mio studio: 'Guardi, dottore, la Santa Vergine mi ha guarita in pochi secondi mentre la pregavo'. E poi mi ha raccontato nei dettagli ciò che era accaduto...".
Il dottor Salam era senza parole: "L'ho visitata e ho constatato che l'abduzione era tornata a 90°, l'avambraccio si apriva normalmente a 180° rispetto al braccio, la mano era del tutto prensile, nonostante la persistente amiotrofia dei muscoli estensori, il collo di cigno era scomparso e il polso si muoveva normalmente. Le nuove radiografie che le ho prescritto rendevano incomprensibile la guarigione. Personalmente, non ho alcuna spiegazione scientifica da offrire per questa paziente, che sta molto bene e ha ripreso una vita completamente normale a casa".
Il 30 aprile 1985, due anni dopo, padre Elias Zahlaoui, il sacerdote che ha registrato tutte le guarigioni miracolose a Nostra Signora di Soufanieh, si è recato ad Aleppo con Nabil Choukair, un cameraman. Avevano un appuntamento all'ospedale di Kalimé, gestito dalle suore del Perpetuo Soccorso, con il dottor Pierre Salam e la sua paziente, la signora Alice Benlian, per registrare la loro testimonianza in video.
Il dottor Pierre Salam è stato il primo a prendere la parola, parlando a lungo del caso della sua paziente e di come era progredito nel corso di tredici anni - in altre parole, di come era peggiorato. È poi arrivato alla guarigione istantanea, inspiegabile dal punto di vista medico. Lo ha sottolineato presentando le radiografie e testimoniando in cinque lingue - lui stesso ne parlava correntemente sette, tra cui francese, arabo, inglese, turco e italiano. La signora Benlian ha poi spiegato nei dettagli il momento della sua guarigione e il suo stato attuale: aveva riacquistato flessibilità e mobilità, e un uso completamente normale del braccio, dell'avambraccio e della mano. Ha espresso gratitudine, gioia e stupore. Perché è stata scelta?
Alice Benlian ha continuato a ringraziare con frequenti pellegrinaggi a Soufanieh, come richiesto dalla Beata Vergine.
Jean Claude e Geneviève Antakli, scrittori e biologi.
Andare oltre :
Le cronache delle apparizioni e manifestazioni di Gesù e Maria a Soufanieh, a Damasco, tra il 1982 e il 1990, tenute da padre Elias Zahlaoui, sono disponibili online.