Nostra Signora di Nazaret a Plancoët

Sintesi :

I fenomeni straordinari iniziarono nel maggiodel 1644. La vedova di Yvon Bertin, Olive Blandin, del villaggio di la Massonnais, in Corsica, di 66 anni, stava conducendo il suo gregge vicino alla fontana di Ruellan. Per quattro volte, verso le dieci del mattino, sentì una voce lamentosa. Si guardò intorno, ma non vide nessuno. Le venne un pensiero: sua figlia, morta da poco, stava soffrendo in Purgatorio e chiedeva preghiere. Senza esitare, si inginocchiò sul ciglio della strada e pregò il Signore di avere pietà dell'anima della sua povera figlia.

Tornò a Plancoët e raccontò quello che le era successo. Immediatamente le lingue si sciolsero. François Billy, un mercante che viveva nell'Haut-Plancoët, raccontò che il 26 luglio 1643, festa di Sant'Anna, passando davanti alla fontana di Ruellan, si era fermato per far bere il suo cavallo e aveva tolto le briglie quando, all'improvviso, aveva sentito una voce forte - una voce femminile - che si lamentava. Uno sguardo intorno a lui lo aveva convinto che il fenomeno interessava solo quell'angolo di strada. Si era allontanato sconvolto, senza capire l'origine della lamentela.

Nicolas Le Marchand, di Dinan, raccontò che l'anno precedente, nel novembre 1642, mentre tornava da una fiera tenutasi nella città di Matignon, aveva notato un fenomeno simile. Passando davanti alla fontana di Ruellan allo spuntare del giorno, si era fermato per abbeverare il suo cavallo, ma non era riuscito a farlo bere. Gli aveva preso la testa per inclinarla verso l'acqua e gli aveva immerso la bocca nella vasca di pietra, ma senza successo: l'animale si era rifiutato ed era caduto in ginocchio. Infastidito, il suo padrone gli aveva dato una forte sferzata. Una punizione inutile: l'animale non si era mosso, mentre un lamento commovente si era levato dalla fontana, arrivando al cuore di Le Marchand.

La scoperta della statua

Si iniziò allora a riparlare di una statua della Vergine Maria caduta molti anni prima nella fontana di Ruellan, una fontana profonda, fangosa e ricca di piante acquatiche. Audaci ed efficienti, i tre figli di un commerciante di ferro di Bas-Plancoët, Alain, Jacques e Jean Faguet, rispettivamente di 21, 19 e 17 anni, decisero di scandagliare il luogo. Il giorno dopo la festa del Santo Rosario, lunedì 3 ottobre 1644, Alain e Jacques iniziarono il lavoro, ma dopo aver lavorato fino alle due o tre del pomeriggio, il più grande si scoraggiò. Più tenace, il ragazzo più giovane trovò il primo pezzo della statua. Richiamò il fratello, che si era già allontanato, e gli passò il corpo della statua. Jean si unì presto a loro, e Jacques passò ai due fratelli il pezzo su cui spiccavano le teste della Vergine e del Bambino Gesù. Scavando più a fondo, Jacques notò il terzo pezzo in fondo alla fontana, il piedistallo (la base), che sembrava troppo pesante da sollevare e che lasciò nella vasca. Insieme, i tre fratelli lavarono i due pezzi che avevano tolto dall'acqua e li posero sul pendio di un campo chiamato Surset-Jacques, contro una quercia appartenente a Sieur de Laudren Le Roy. All'alba del giorno successivo, inuna spontanea manifestazione di pietà, ipellegrini si accalcarono davanti all'umile statua per pregare e lasciare offerte. Poi, inchinandosi con rispetto, bevvero devotamente l'acqua limpida della fontana pulita, in cui sembrava riflettersi il sorriso di Maria. Un dettaglio toccante: Jacques Faguet vide una ragazza togliersi un bel nastro che lusingava la sua civetteria e deporlo come offerta ai piedi della Vergine.

La statua di granito grigio presenta sculture su entrambi i lati: da un lato la discesa di Nostro Signore dalla Croce, dall'altro la Madonna che tiene in braccio suo figlio. Accanto al Bambino Gesù, una figura incisa che non si riuscì a identificare (forse San Giovanni Evangelista).

I primi miracoli

Quello stesso giorno, Guillaume Huet, un commerciante della rue de l'Abbaye, che soffriva di idropisia da sei mesi ed era stato costretto a letto dal medico Lossandière, di Dinan, fin dalla Pentecoste, fece un voto alla Vergine e promise di recarsi alla fontana di Ruellan per visitare la statua che i fratelli Faguet avevano trovato. Fino ad allora, i rimedi forniti da Picot, uno speziale di Dinan, non avevano avuto alcun effetto su di lui. Dalla fine di settembre non era più riuscito ad alzarsi dal letto. Non appena invocò la statua miracolosa, provò un tale sollievo da alzarsi subito. Pieno di gratitudine, il giorno dopo tornò dalla statua, camminando felice e completamente guarito, e incontrò i tre fratelli vicino al loro miracoloso ritrovamento. Insieme decisero di costruire un oratorio rustico, fatto temporaneamente di assi.

Luce

I segni sorprendenti intorno alla statua si moltiplicarono, a cominciare dalla luce, attestata da centinaia di testimoni. È il caso di Jean Lhostellier, 38 anni, che poco dopo la mezzanotte passò in rue de l'Abbaye e risalì la collina verso Dinan. Quando si avvicinò alla cappella verdeggiante apparve una luce intensa, simile a quella di una torcia accesa. Poi la luce scomparve. L'uomo rimase colpito da questo fenomeno ma proseguì il suo cammino, impressionato da quella visione. Il giorno dopo, tornando da Dinan, passò per lo stesso luogo e vide delle persone inginocchiate in atteggiamento pio davanti alla statua.

Apparizione

Il 18 ottobre 1644, festa di San Luca Evangelista, un piccolo gruppo lasciò le alture di Créhen tre ore prima dell'alba. Ne facevano parte un agricoltore, Yvon Merdrignac, un calzolaio, Jean Girard, un artigiano, Guillaume Bouexière, e sua moglie, Jeanne Besrée, del villaggio di La Chesnelaye, e un certo Yves Gillebert, che li raggiunse con la figlia. Si avvicinarono alla cappella due ore prima dell'alba, nel cuore della notte. E che sorpresa! In mezzo alla strada videro una bella signora luminosa vestita di bianco. Quando arrivarono, la signora era scomparsa e la strada era deserta. I sei si inginocchiarono davanti alla statua di granito, e dopo aver pregato a lungo, entrarono in una capanna sull'altro lato della strada per fare colazione al riparo dall'aria del mattino. Mentre mangiavano, videro un lungo lampo brillare sopra l'immagine sacra, senza sentire alcun rumore di tuono.

Il pellegrinaggio

Le voci si diffusero rapidamente in tutta la regione e la devozione popolare crebbe sempre più velocemente, con il moltiplicarsi di eventi meravigliosi intorno alla statua appena scoperta. Il numero dei pellegrini cresceva di giorno in giorno. All'inizio erano addirittura due o trecento in un solo giorno. Ben presto, con l'aumentare del loro numero, divenne più difficile fare una stima. In un giorno qualsiasi potevano essere anche duemila. L'intero Paese tremava. Julien Gévezé, rettore di Corseul, riferì tutti questi eventi al suo vescovo, mons. Achille du Harlay de Sancy, che allora governava la diocesi di Saint-Malo, e gli chiese di definire una linea d'azione.

Indagine canonica

Il vescovo decise di indagare a fondo su questi eventi straordinari e si mise subito al lavoro. Istituì un tribunale e ne inviò i membri sul posto per esaminare la croce, spezzata in tre pezzi, con la Vergine Maria e il Bambino Gesù da un lato e la Discesa dalla Croce dall'altro, e per interrogare i testimoni degli eventi straordinari e delle guarigioni che avevano preceduto, accompagnato e seguito la scoperta della statua. La commissione d'inchiesta si recò sul posto e annotò scrupolosamente il numero di ex-voto che, posti ai piedi della statua, testimoniavano le grazie ricevute, tra cui un gran numero di guarigioni: "Sessantaquattro candele di cera bianche e gialle ardenti, centocinquanta rosari appesi alle pareti, due croci d'oro, tre croci d'argento, orecchini, immagini votive di cera che rappresentano braccia e gambe, corpi di uomini, donne e bambini, stampelle, due dipinti della Beata Vergine, una statua di alabastro di Santa Caterina, una campana, e anche oggetti come vasi di terracotta bianca, un piatto di peltro, uno specchio, un cappello grigio, due tovaglie di stoffa, quattro tovaglioli, copricapi e collane".

Da allora, la devozione popolare non è mai venuta meno.

Al di là delle ragioni per credere :

Alcuni critici sono rimasti sorpresi dai fenomeni che accompagnavano questa apparizione: gemiti che sembrano provenire dall'oltretomba, l'apparizione di una dama bianca, ex voto. Tutto ciò ricordava alcune leggende tradizionali bretoni legate alla morte. In effetti, per lungo tempo, la Chiesa gaelica ha presieduto alla fede non solo dei bretoni, ma anche degli irlandesi. La serietà dell'inchiesta e le testimonianze di decine di testimoni, che non si conoscevano tra loro, testimoniano l'importanza del fenomeno. Il numero di guarigioni, della cui realtà non si può dubitare, dimostra che la Beata Vergine, in armonia con la tradizione gaelica, non ha esitato ad apparire secondo la sensibilità prevalente nella Bretagna del XVII secolo.

Andare oltre :

Video dell'apparizione di Arnaud Dumouch: L’apparition de Notre Dame de Nazareth de Plancoët.

Per saperne di più :

• Histoire de Notre Dame de Nazareth de Plancoët par le père A. Lemasson, avec introduction de Mgr A. du Bois de La Villerabel.
• Articolo tratto dall'Encyclopédie Mariale: "Plancoët: Notre Dame de Nazareth".
• René Laurentin e Patrick Sbalchiero, "Plancoët", Dictionnaire encyclopédique des apparitions de la Vierge, Parigi, Fayard, 2007.