Gerusalemme
Domenica 7 aprile dell'anno 30 (cfr. MV)
Ci sono molte prove della Risurrezione di Cristo (30)
La Risurrezione di Cristo occupa un posto speciale tra le prove della verità della fede cristiana, perché è la risposta definitiva di Dio a Gesù. Attraverso la Risurrezione, infatti, Dio conferma definitivamente tutta la vita di Cristo, l'affermazione della sua essenza divina, l'opera della Redenzione compiuta attraverso la sua unione con ogni essere umano nell'Ultima Cena e l'amore che ha vinto il male manifestato nella sua Passione. Per questo la Risurrezione, realtà tanto importante, è provata da un gran numero di ragioni per credere convergenti, di natura molto diversa. Se siamo disposti a prendere in considerazione il mondo reale, non possono esserci dubbi.
Motivi per credere :
Per quanto straordinaria, la Risurrezione di Gesù appare come un fatto storico, perché è l'unica spiegazione razionale di tutta una serie di eventi realmente accaduti nel corso della storia:
La testimonianza degli apostoli ha un valore particolare: questi uomini, lungi dall'essere illuminati, avevano conosciuto bene Cristo durante i suoi tre anni di vita pubblica. Disorientati e presi dal panico a seguito della sua morte in croce, cambiarono atteggiamento in modo improvviso e radicale, diventando l'esatto contrario: testimoni coraggiosi e impavidi della Risurrezione, di cui Cristo aveva dato "molte prove, apparendo loro per quaranta giorni " (At 1,3). Questi uomini arrivarono a lasciare tutto e a sacrificare la loro vita, perché niente e nessuno avrebbe potuto far rinnegare loro la propria testimonianza.
- La testimonianza dei discepoli e dei primi martiri della Chiesa è altrettanto eloquente: solo un vero incontro con il Signore risorto può spiegare il loro impegno e il dono della propria vita.
- Nel corso della storia, e ancora oggi, Cristo Risorto si manifesta a innumerevoli persone con apparizioni, interventi e incontri, una realtà innegabile e unica al mondo.
- Anche il gran numero di apparizioni e interventi della Vergine Maria è una prova della Risurrezione di Cristo, alla quale ella è stata associata in modo particolare.
- Le innumerevoli storie provvidenziali rese possibili dalla preghiera nel nome di Gesù costituiscono un'altra prova molto convincente della Risurrezione, e possono essere sperimentate da tutti nel corso della propria vita, affidandosi a Cristo e a sua Madre.
- Sembra addirittura che Dio abbia voluto lasciarci una prova materiale di quel momento tanto singolare in cui il corpo umano di Cristo posto nel sepolcro è diventato un corpo glorioso e risorto. La prova in questione è la straordinaria immagine inscritta sull'unico oggetto materiale in quel momento a contatto con il corpo di Cristo: la Sindone che lo avvolgeva.
- Nel complesso, quindi, c'è un insieme di prove convergenti, che illustreremo nei prossimi mesi e anni, che da un punto di vista puramente razionale non lascia spazio a nessun'altra spiegazione che non sia la realtà della Risurrezione di Cristo.
Sintesi :
Se le prove dell'esistenza di Dio possono derivare da grandi princìpi filosofici o metafisici, o da ragionamenti generali sul mondo, non si può affermare lo stesso per la verità della fede cristiana, basata solo su fatti storici contingenti, legati alla storia del popolo ebraico, alla storia di Gesù, alla storia della Chiesa e a quella personale di ciascuno di noi oggi. La scoperta della verità su Cristo non è il risultato di un ragionamento teorico astratto, ma presuppone un'indagine molto concreta sul mondo reale che ci circonda, su ciò che è accaduto o non è accaduto e su ciò che accade o non accade ancora ogni giorno.
Questa indagine si concentra in particolare sul fatto straordinario della Risurrezione di Cristo, a cui ovviamente a prima vista sembra difficile credere, tanto è lontana dall'ordinario e dalle nostre esperienze comuni. L'atteggiamento giusto e ragionevole consiste quindi innanzitutto nel dubitare fortemente e nel pretendere prove solide e convergenti della realtà di questo evento che sembra a priori una "stoltezza" (cfr. 1 Cor 1, 18-25).
È qui che l'indagine sul mondo reale, se si è disposti a prendersi la briga di compierla nella verità, permette di cambiare radicalmente la percezione iniziale, perché in realtà esistono molte prove convergenti della Risurrezione.
La testimonianza degli apostoli è la prima prova della Risurrezione. Questi uomini, che hanno condiviso la vita quotidiana di Cristo durante i tre anni della sua vita pubblica, sono stati profondamente scossi nella loro fede dalla morte del loro maestro e amico sulla croce: "I capi dei sacerdoti e i nostri governanti lo consegnarono, lo condannarono a morte e lo crocifissero. Speravamo che fosse lui a liberare Israele" (Lc 24, 20-21). Poco dopo quel tragico evento, tuttavia, li vediamo compiere una totale inversione di rotta e diventare testimoni impavidi della risurrezione, di cui Cristo darà "molte prove, apparendo loro per quaranta giorni" (At 1,3). Da quel momento in poi, lasceranno tutto per proclamare ciò che hanno visto e sentito, fino a dare la propria vita, senza che niente e nessuno possa distoglierli dalla loro missione. "Credo ai testimoni sgozzati", diceva giustamente Pascal. Il radicale cambiamento di atteggiamento degli apostoli richiede una spiegazione. E non c'è altra spiegazione che la Risurrezione di Cristo e la certezza che ne avevano.
La testimonianza dei discepoli e dei primi martiri è sempre stata considerata dalla Chiesa come un segno eloquente: come spiegare un tale coraggio e la loro capacità di superare tante sofferenze e difficoltà? Anche in questo caso è assolutamente necessaria una spiegazione solida, che va ricercata nell'esperienza di Cristo che tanti cristiani hanno fatto nel corso dei secoli: "Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi mi ama. Chi mi ama sarà amato dal Padre mio e anch'io lo amerò e mi manifesterò a lui" (Gv 14,21). Che promessa! Cristo promette di manifestarsi a coloro che si affidano a lui! E poi: "Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui..." (Gv 14,23). Parole incredibili anche queste: Dio viene a stare con chi vuole essere suo amico! Al di là di tutti i motivi razionali per credere, questo tipo di esperienza esistenziale, vissuta da tanti cristiani, porta a una relazione con Dio caratterizzata da una forza incomparabile. È questo che rende possibile la testimonianza dei martiri e che si spiega solo con la Risurrezione.
Nel corso della storia, Cristo risorto si è manifestato e continua a manifestarsi oggi, in modi diversi, a molte persone, attraverso apparizioni, interventi, parole e incontri sorprendenti che portano a conversioni molto forti. Anche il gran numero di apparizioni e interventi della Vergine Maria costituisce una prova della Risurrezione di Cristo, alla quale ella è stata associata in modo indiretto e del tutto speciale. È fondamentale notare che nessun'altra personalità al mondo o nel campo della religione genera tante testimonianze di incontri o visioni travolgenti. Non ci sono apparizioni di Buddha, Maometto o altri: solo Gesù, Maria e i santi si manifestano regolarmente a moltissime persone in tutto il mondo; anche questo si spiega solo con la Risurrezione di Cristo.
Va inoltre ricordata tutta una serie di storie veramente provvidenziali rese possibili dalla preghiera nel nome di Gesù, che ci riserviamo di descrivere nel corso nel progetto "1000 ragioni per credere". Anch'esse costituiscono innumerevoli elementi decisivi che attestano indirettamente la Risurrezione.
Sembra addirittura, come vedremo, che Dio abbia voluto lasciarci una prova materiale di quel momento tanto singolare in cui il corpo umano di Cristo nel sepolcro è diventato un corpo glorioso e risorto. Questa prova è la straordinaria immagine inscritta sull'unico oggetto materiale che in quel momento era a contatto con il corpo di Cristo: la Sindone che lo avvolgeva.
Al di là delle ragioni per credere :
La Risurrezione di Cristo ha cambiato il mondo: spetta a noi continuare a trasformarlo. Si può scoprire nella vita di ciascuno di noi, come testimonia l'esperienza di tanti cristiani, a partire dalle parole di Cristo: "Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi mi ama riceve i miei comandamenti e li osserva mi ama. Chi mi ama sarà amato dal Padre mio e anch'io lo amerò e mi manifesterò a lui" (Gv 14,21). L'esperienza della manifestazione di Cristo nella nostra vita è molto più forte ed esistenziale dei semplici ragionamenti razionali che ci portano a riconoscerlo. È questa esperienza che dà forza ai martiri e li porta ad essere veri testimoni.