Pio XII e il miracolo del Sole in Vaticano

Sintesi :

Il 30 ottobre 1950, intorno alle 16.00, Papa Pio XII stava passeggiando da solo nei giardini privati del Vaticano, dove era solito recarsi per pregare e riflettere. Era una giornata di sole. Mentre camminava, consultò alcune lettere ufficiali.

Quando raggiunse Piazza Nostra Signora di Lourdes, si diresse verso la cima della collina. Poco dopo, appena entrato in un vicolo a destra che costeggia le mura della Città del Vaticano, alzò lo sguardo verso il Sole. Ecco come descrisse l'accaduto: "Rimasi colpito da un fenomeno mai visto prima. Il Sole, che era ancora piuttosto alto, aveva l'aspetto di un globo giallo, circondato da un alone di luce che, tuttavia, mi impediva di fissarlo con naturalezza, ma senza provare il minimo disagio. Davanti ad esso c'era una piccola nuvola, una nuvola molto leggera. Il globo opaco si muoveva lentamente, girando su se stesso o spostandosi da sinistra a destra e viceversa. All'interno del globo erano chiaramente e continuamente visibili convulsioni molto forti". Il Pontefice aggiunse, certo di non essere stato vittima di un'illusione ottica e tantomeno di un'allucinazione: "Questa è, in termini brevi e sinceri, la pura verità".

Il Papa non si affrettò a raccontare ciò che aveva appena vissuto. Come di consueto, concluse la giornata nel suo ufficio, dove ebbe una serie di incontri e approfondimenti. Altri imperativi lo attendevano: il giorno seguente doveva proclamare pubblicamente il dogma dell'Assunzione della Vergine Maria.

Il 31 ottobre rifece lo stesso percorso che aveva fatto nella sua passeggiata pomeridiana del giorno prima. Il fenomeno del Sole si ripeté identico: stessa durata, stessa intensità. Il Papa mantenne un silenzio assoluto.

Vide il Sole cambiare aspetto altre due volte: il 1° novembre e poi un'ultima volta la settimana successiva, l'8 novembre, sempre nei giardini vaticani. "Dopo di allora, niente".

Nei giorni successivi, verso le 16, Pio XII tentò "più volte [...] di guardare il Sole per vedere se si presentava lo stesso fenomeno, ma invano; non riuscivo a guardarlo, nemmeno per un attimo, i miei occhi rimanevano subito abbagliati".

La prima menzione di questi eventi fu fatta dal cardinale Federico Tedeschini durante l'omelia dell'ottobre 1951 a Fatima, in occasione della chiusura delle celebrazioni dell'Anno Santo. Pio XII si confidò con lui in una data ancora sconosciuta, forse nella primavera del 1951, secondo alcuni anche prima: il Papa avrebbe raccontato il fenomeno solo a un gruppo di cardinali, tra cui Tedeschini. Quest'ultimo era un fidato confidente del Papa (e dei suoi predecessori, Benedetto XV e Pio XI) e un esperto canonista che conosceva perfettamente la tradizione della Chiesa in materia di rivelazioni private.

Anche un'altra persona della casa privata del Papa ha offerto la propria testimonianza: "Pio XII era molto convinto della realtà del fenomeno straordinario, a cui aveva assistito in quattro occasioni", ha spiegatp suor Pascalina Lehnert, governante dell'appartamento papale.

Andare oltre :

René Laurentin e Patrick Sbalchiero, "Pie XII", in Dictionnaire des apparitions de la Vierge Marie, Parigi, Fayard, 2007, p. 732-733.

Per saperne di più :

• J. Dos Santos, A Mensagem de Fátima e os papas, Cucujaes, 1986, p. 57-61.
• Aura Miguel, Enquête sur un pontificat bouleversé par la révélation de Fatima, Parigi, 2000, p. 60-61 e 72.