Santa Faustina, apostola della divina misericordia
Nel XX secolo, Cristo risorto ha visitato una semplice donna polacca, Faustina, per preparare il mondo alla sua seconda venuta. Beneficiando delle apparizioni del Salvatore per tutta la vita e scrivendo fedelmente ciò che Dio le chiedeva, Faustina ricordava a tutti una verità biblica: Cristo aveva sete di vedere i peccatori tornare al Padre e di riversare su di loro la sua misericordia. Il Signore le confidò di soffrire molto per l'indifferenza delle anime. Docile ai numerosi segni e alle parole che Dio le rivolgeva, eroica di fronte alle profonde prove, Faustina divenne un'apostola della divina misericordia. San Giovanni Paolo II l'ha canonizzata nel 2000.
Suor Faustina Kowalska / © CC0/wikimedia
Motivi per credere :
- Le apparizioni e le rivelazioni di Cristo, fenomeni insoliti nella storia, sono sottoposte sistematicamente a un esame rigoroso da parte del magistero della Chiesa. Le parole di Cristo riportate nel Diario di Faustina sono state giudicate conformi alla fede cattolica. Si tratta di un messaggio autentico ed eccezionale per il nostro tempo, e per questo è stato ampiamente diffuso dagli ultimi Pontefici.
- Nonostante le visite regolari del Signore Gesù, della Vergine Maria, degli angeli, dei santi e delle anime del Purgatorio, e malgrado il dolore delle stigmate che portava nascoste, Faustina conduceva esteriormente una vita molto ordinaria, fedele alla regola del suo Ordine. Questa discrezione contrasta con il sorprendente messaggio che portava con sé per il mondo, messaggio può essere solo il frutto di un'obbedienza amorevole a un ordine esplicito di Dio.
- Pur sperimentando estasi, profezie, il dono di leggere le anime, bilocazioni, ecc., Faustina se ne interessava poco, affermando che la sua gioia consisteva in una profonda unione della sua volontà con quella di Dio. Questo prodigioso distacco è il segno del suo annullamento di fronte all'opera divina.
- Il volto di Cristo Misericordioso, dipinto alla presenza di Santa Faustina a Vilnius nel 1934, ha esattamente le stesse caratteristiche di quello della Sindone di Torino. Cristo stesso, infatti, ha detto: "Il Mio sguardo da quest'immagine è tale e quale al Mio sguardo dalla croce" (Diario 326, p. 81).
- Poiché il Signore Gesù era scontento di alcune cose che accadevano nel convento di Faustina, l'ostia consacrata uscì sorprendentemente dal tabernacolo e finì nelle mani della santa. Lei la rimise al suo posto. Questa scena si verificò per tre volte di seguito. Di fronte a questa insistenza, che poteva provenire solo da un'azione soprannaturale, Faustina chiese a Cristo di non lasciare la casa, e poi riparò al dolore del Signore Gesù con tre giorni di adorazione.
- Mentre si immergeva in una terribile notte di fede, combatté energicamente contro i pensieri di bestemmia, provò avversione per i sacramenti e lottò contro la disperazione di essere rifiutata da Dio. Quando si abbandonò completamente alla volontà divina, però, i suoi tormenti curiosamente cessarono.
Sintesi :
Faustina nacque il 25 agosto 1905 in un piccolo villaggio della Polonia centrale. Al momento del Battesimo le fu dato il nome di Elena. I suoi genitori si occuparono dell'educazione religiosa dei loro dieci figli. Durante l'occupazione russa, il padre si alzava presto e pregava ad alta voce per infondere nei figli la pietà verso Dio.
Fin dall'età di sette anni, Elena ricevette la grazia della vocazione religiosa e sentì la chiamata di Dio a condurre una vita di maggior perfezione seguendolo più da vicino. Poiché la giovane aiutava la madre a casa, poté frequentare solo tre anni di scuola elementare. Nonostante la mancanza di istruzione, le persone a lei vicine testimoniarono che era dotata nei compiti che le erano stati affidati. Nel 1921 partì per prestare servizio a Łódź presso una famiglia amica. A diciotto anni, al suo ritorno a casa, Elena confidò la sua vocazione ai genitori, che non volevano saperne. Partì quindi per Łódź per lavorare in un negozio. A causa del rifiuto dei genitori di accettare la sua vocazione, Elena cercò di far tacere la voce della grazia, e la sua anima si innamorò dei piaceri del mondo. Nel suo Diario scrisse che rifiutare quella chiamata permanente era stata per lei una grande sofferenza.
Nel luglio 1924, però, durante un ballo con gli amici, vide improvvisamente Gesù, coperto di ferite, che si lamentava del suo atteggiamento: "Per quanto ancora ti sopporterò? Fino a quando continuerai a deludermi?" Scossa da questa visione, lasciò la festa e si recò alla cattedrale. Lì, sdraiata con le braccia poste a croce davanti al Santissimo Sacramento, pregò Dio con tutta l'anima di indicarle la strada, tanto da sentire le parole: "Parti subito per Varsavia. Lì entrerai in convento" . Questa esperienza mistica di Cristo sconvolse la sua vita.
Così obbedì, andando avanti con fiducia nella sua vocazione: "Con un solo vestito e nient'altro, arrivai a Varsavia", scrisse. Quando scese dal treno, Elena aveva paura: non conosceva nessuno e non sapeva a chi rivolgersi. Si volse quindi alla Vergine Maria: "Maria, guidami, guidami". "Immediatamente udii dentro di me queste parole: di andare fuori dalla città in un villaggio,dove avrei trovato un alloggio sicuro per la notte. Feci così, e trovai tutto come la Madre di Dio mi aveva detto". Il giorno dopo, molto presto, arrivò a Varsavia ed entrò "nella prima chiesa che mi si parò dinanzi" per pregare e conoscere la volontà di Dio. Lì si sentì dire: "Va’ da questo sacerdote e spiegagli ogni cosa; egli ti dirà quello che dovrai fare". Ascoltando la giovane, il sacerdote espresse stupore per questa situazione inedita, ma le chiese di avere grande fiducia in Dio, che avrebbe deciso del suo futuro.
Il sacerdote la mandò a stare con una signora fino all'ingresso in convento. Gli ostacoli non mancano: Elena bussò alla porta di diversi conventi, che rifiutarono di ammetterla. Stanca, chiese al Signore Gesù di aiutarla: "Aiutami, non lasciarmi sola" . Si recò quindi dalle Suore di Nostra Signora della Misericordia , la cui superiora le chiede di vedere se il Maestro della Casa la poteva accettare. Accorgendosi che si trattava proprio del Signore Gesù, corse in cappella con gioia. Il buon Dio le concesse questa grazia: "Ti accolgo. Sei nel Mio Cuore". Vedendo tanta semplicità in quella giovane ragazza, la superiora le disse che se il Signore Gesù l'avesse accolta, lei avrebbe fatto lo stesso.
Dopo la I Guerra Mondiale, la povertà era endemica in Polonia. I monasteri erano indigenti. Su richiesta della superiora, Elena lavorò per un anno come ragazza alla pari per guadagnare la dote necessaria per diventare suora della Misericordia. Trovò lavoro presso una famiglia benestante di Łódź per fare la governante e occuparsi dei bambini, e mantenne la parola data portando il salario ogni mese. La gente del posto scoprì in lei notevoli qualità umane. Era responsabile, attenta e intelligente. Dotata di grande abilità nell'accudire i bimbi, Elena raccontava loro molte storie e ne inventava di divertenti per rallegrare i più piccoli. Sempre gioiosa, era soprannominata "la burlona".
Finalmente si unì alle suore il 1° agosto 1925. Dopo tre settimane, tuttavia, cominciò a pensare seriamente di andarsene in una comunità più rigida. Il Signore Gesù, però, le apparve e le disse: "Mi causerai un dolore, se uscirai da questo ordine. È qui che t’ho chiamata e non altrove e ho preparato per te molte grazie". Chiamata suor Maria Faustina del Santissimo Sacramento, venne mandata in diversi conventi a Cracovia, Płock e Vilnius, dove svolse con entusiasmo i compiti di cuoca, venditrice di pane, giardiniera e poi portinaia per tredici anni. Con una vita esteriore molto ordinaria, si dimostrò riflessiva e silenziosa, osservando perfettamente la regola del suo Ordine religioso. Tuttavia, continuava a ricevere regolarmente le visite del Signore Gesù, che le insegnò un cammino di conversione per preparare il mondo intero al suo ritorno nella gloria. Queste rivelazioni mistiche le ricordavano la dura realtà dell'Inferno e le pene del Purgatorio, nonché la necessità di pentirsi per accedere alla vita eterna. Suor Faustina partecipò alla Passione del Signore Gesù ricevendo le stigmate in modo nascosto.
Durante un'apparizione del Cristo misericordioso, egli le chiese: "Voglio che tu faccia il mio ritratto, che mi dipinga esattamente come mi vedi". Il Signore Gesù continuò la sua richiesta: "Chiama questo quadro 'Gesù, confido in te'". Appena la vide tremare, le assicurò la sua pace e le promise che le avrebbe mandato un confessore per compiere la sua volontà sulla Terra. Le chiese anche di istituire la Festa della Misericordia in tutta la Chiesa. Gesù promise che l'anima che avesse onorato questa immagine non sarebbe andata perduta e avrebbe ottenuto la vittoria sui suoi nemici quaggiù. E aggiunse: "Nell'ora della sua morte, io stesso la difenderò come mia gloria". Suor Faustina conversava regolarmente con la Madre di Dio, gli angeli, i santi e le anime del Purgatorio. Per lei quel mondo celeste era reale quanto la vita materiale che la circonda. Sapeva, però, che la sua gioia risiedeva in una profonda unione della sua volontà con quella di Dio.
Dopo i voti perpetui, pronunciati il 1° maggio 1933, scrisse: "Io sono in lui e lui in me. Dio invade tutto il mio essere". Faustina si ammalò progressivamente di tubercolosi polmonare e intestinale, che la costrinse a ripetute cure nei sanatori. È stata scelta come apostola della misericordia divina e ha sofferto come vittima di espiazione volontaria per i peccatori. Ci ricorda che Dio è buono con tutti. Questa rivelazione è stata fonte di consolazione e coraggio per attingere grazie da Cristo Salvatore. Santa Faustina è morta a Cracovia il 5 ottobre 1938, all'età di trentatré anni, ed è stata canonizzata il 30 aprile 2000.
Diane Suteau, autrice del romanzo Les Conquérants de lumière.
Al di là delle ragioni per credere :
Il messaggio della divina misericordia si diffuse esattamente come Cristo lo aveva annunciato a Faustina. Quando il confessore di Santa Faustina tenne la sua prima omelia sull'infinita misericordia del Signore, il quadro della cappella prese vita e i raggi penetrarono "nei cuori delle persone riunite, ma non nella stessa misura. Alcuni ne ricevettero di più, altri di meno" (Diario 417, p. 187).
Andare oltre :
Suor M. Faustina Kowalska, Petit Journal, Apostolat de la miséricorde divine, Parigi, 2007.