Le NDE confermano la dottrina cristiana degli ultimi fini

Le esperienze di pre-morte (NDE) di persone considerate clinicamente decedute che tornano in vita in extremis si stanno attualmente moltiplicando ovunque, in ogni cultura e in ogni continente, poiché i mezzi di rianimazione sono diventati molto più efficaci. Non ci dicono tutto sul processo di uscita da questo mondo, perché per definizione si fermano alla soglia della morte, ma gli elementi che si possono stabilire sono perfettamente conformi alla dottrina cristiana sulla fine della vita, in particolare all'idea di un giudizio particolare su tutta la nostra esistenza da parte di un "Essere di Luce" pieno di amore e compassione, sull'immortalità dell'anima, sulla sua separazione dal corpo al momento della morte, sulla comunione dei santi, sugli angeli, persino sull'esistenza dell'inferno (NDE negative). Tutti coloro che si sottopongono a questa straordinaria esperienza ne escono trasformati e non temono più la morte.

Jesse Krauß - Veduta artistica di un'esperienza di pre-morte ©CC0/wikimedia

Motivi per credere :

Nel nostro Occidente secolarizzato, in cui non molti credono ancora nella vita eterna, le NDE ci mettono di fronte alla realtà per cui dopo la vita c'è una vita magnifica che ci aspetta, piena di amore incondizionato e incommensurabile.

Le testimonianze sono le stesse in tutte le culture, a tutte le età, e si contano ormai a decine di milioni: persone sull'orlo della morte clinica (arresto del polso e del respiro), tornate in sé, possono testimoniare, se se ne sentono sicure, di aver lasciato il corpo e di aver vissuto un'esperienza incredibile che le ha portate in un altrove, un aldilà, un altro mondo, in genere magnifico, fuori dal nostro tempo e dal nostro spazio, che hanno dovuto lasciare, il più delle volte con rammarico, per tornare sulla Terra.

Le persone che tornano restano tutte profondamente colpite. Da quel momento, non vedono più la loro esistenza nello stesso modo: scoprono un forte rinnovamento della vita, con maggiore attenzione, presenza, consapevolezza dei propri cari, amore per il prossimo, empatia e gratitudine per la vita, vedendola come sacra. Questo andare e venire è inscritto in loro, riattiva la loro spiritualità e le avvicina a Dio e all'umanità. Sono sicure che c'è vita dopo la morte.

Si tratta di un argomento molto serio, che è stato ben studiato da molti scienziati a partire dal primo lavoro di Raymond Moody su La vita oltre la vita, del 1974. Negli Stati Uniti, ad esempio, esiste la Near-Death Experience Research Foundation (NDERF), creata nel 1998 da Jeffrey Long, che si definisce "uomo di scienza". Il sito web della Fondazione consente di raccogliere il maggior numero possibile di testimonianze attraverso un modulo dettagliato contenente un centinaio di domande. È inoltre possibile visitare il sito web della IANDS-France (Associazione Internazionale per lo Studio delle Esperienze di Pre-Morte, fondata da Evelyne-Sarah Mercier nel 1987, con il dottor Jean-Pierre Jourdan come attuale presidente e responsabile della ricerca medica).

Sintesi :

Le NDE sono un'esperienza universale che riguarda persone di tutti i tempi, tutte le età, tutte le credenze e tutti i livelli di istruzione, cultura e background socio-culturale.

Le NDE non sono affatto eccezionali, ma molto più comuni di quanto si possa immaginare: oggi quasi 60 milioni di persone sono tornate dalla morte clinica (16 milioni negli Stati Uniti), con un aumento di 200.000 all'anno (grazie ai progressi della rianimazione). Abbiamo a che fare con milioni di favolisti che inventano questi fatti che sfidano la scienza? L'attuale proliferazione delle NDE è di per sé un segnale da tenere in considerazione.

Questi "sperimentatori" (come vengono chiamati) sono stati trasportati in un altro luogo, un altro mondo, generalmente magnifico, al di fuori del nostro tempo e del nostro spazio, dove erano perfettamente felici, e che hanno dovuto lasciare - di solito con rammarico - per tornare faticosamente sulla Terra.

Da quel momento, non vedono più la loro esistenza nello stesso modo: scoprono un forte rinnovamento della vita, con maggiore attenzione, presenza, consapevolezza dei propri cari, amore per il prossimo, empatia e gratitudine per questa vita, che considerano sacra. Questo andare e venire è inscritto in loro, riattiva la loro spiritualità, li avvicina a Dio e all'umanità. Sono sicuri che c'è vita dopo la morte, non ne hanno più paura.

Alcuni si spingono ancora più in là, trasportati in un lungo tunnel. Incontrano altri esseri che li accolgono con infinita gentilezza, un parente già morto (a volte sconosciuto), una figura spirituale o uno spirito, che può essere paragonato a un angelo.

Ma soprattutto, la cosa più straordinaria è l'incontro con un "Essere di Luce", in altre parole una "persona", che irradia luce, emana un amore ineffabile, universale e personale allo stesso tempo, e porta una serenità incredibile.

Questo Essere sembra conoscere tutto della persona, ponendo la domanda "Che cosa hai fatto della tua vita?" con grande tenerezza, senza colpevolizzare, ma con tutte le esigenze dell'amore. Non c'è giudizio, ma è la persona che comprende come ha agito in modo giusto o sbagliato, facendo i conti con la verità su se stessa, rivedendo tutte le conseguenze delle sue azioni, sentendo tutto il male o il bene che ha fatto agli altri "come se l'avesse fatto a se stessa".

I cristiani riconoscono questo Essere come il loro Signore, con tutte le caratteristiche che troviamo nel Vangelo, che lo definisce "la Luce del mondo" (Gv 1,5-9; 8,12; 12,46), "pieno di amore e di verità" (Es 34,6; Sal 84,11; Gv 1,14 ).

Gli altri sono assolutamente sopraffatti dall'Amore che emana da lui e si riversa su di loro. Si sentono amati come mai prima.

Questo incontro è indimenticabile: trasforma coloro che vivono questa esperienza ineffabile. Molti cercano poi di sapere chi sia questo Essere, e si rendono conto che è il Dio della Bibbia. Questa scoperta li porta molto spesso a chiedere il Battesimo per diventare figli di Dio. Ciò elimina la possibilità della causa demoniaca di questi eventi, poiché il divisore non ha alcun interesse a provocare la possibilità di un ritorno a Dio.

Il dottor Patrick Theillier, per 12 anni responsabile della documentazione clinica del Santuario di Lourdes, dove, oltre alle dichiarazioni di guarigione, ha ricevuto molte testimonianze di persone che non avevano mai osato raccontare a nessuno la loro esperienza.

Al di là delle ragioni per credere :

Non possiamo rimanere indifferenti di fronte a un'esperienza del genere, che è in linea con la dottrina cristiana e conferma che c'è davvero un aldilà, al di là di qualsiasi cosa possiamo immaginare.

Andare oltre :

Articolo di Aleteia: Que penser des expériences de mort imminente?

Per saperne di più :

Libri

Expériences de mort imminente, Patrick Theillier, Artège 2015, che riprende tutte le basi delle esperienze di pre-morte con testimonianze straordinarie.
Expériences de vie imminente, Patrick Theillier, Artège 2019, che amplia il primo testo con ulteriori testimonianze.

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