Italia
Martedì 25 gennaio 1944
Maria Valtorta vide solo una delle piramidi di Giza... e a ragione!
Tra il 1943 e il 1954, la mistica cattolica italiana Maria Valtorta ha ricevuto più di 600 visioni della vita di Gesù in Terra Santa, che ha trascritto in migliaia di pagine scritte a mano. Solo nei decenni successivi i ricercatori hanno iniziato a verificare, uno per uno, le migliaia di dettagli fattuali contenuti nei suoi scritti, constatandone la straordinaria accuratezza.
In particolare, Maria Valtorta riferisce che la Sacra Famiglia, in fuga dalla strage degli Innocenti, trovò rifugio in Egitto. Nella Visione 36, ricevuta martedì 25 gennaio 1944, Maria Valtorta vide una scena della Sacra Famiglia che si svolgeva ad Al-Matariyyah (Matarea, un sobborgo del Cairo), quando Gesù era un bambino molto piccolo.
Piramidi dell'altopiano di Giza / ©CC0 Mouad Mabrouk, via Pexels.
Motivi per credere :
- Tuttavia, sull'altopiano di Giza non c'è una sola piramide, ma diverse. Le tre piramidi più grandi (quelle di Cheope, Chefren e Micerino) dovrebbero essere tutte visibili dal Cairo, poiché la città si trova a soli tredici chilometri a nord-est delle piramidi.
- Visitando il sito proprio nella zona in cui si trovava la Sacra Famiglia, ad Al-Matariyyah, si può però notare che le tre grandi piramidi sono perfettamente allineate: quella di Cheope maschera quelle di Chefren e Micerino. Questo dettaglio non può essere inventato.
- Va inoltre sottolineato che Maria Valtorta non ha mai visitato fisicamente questi luoghi. Conduceva una vita di preghiera ritirata dal mondo nella sua casa di Viareggio, confinata a letto a causa delle continue sofferenze fisiche.
- Questo dettaglio, per la sua precisa corrispondenza con la realtà, dimostra che Maria Valtorta non poteva aver ricavato un simile racconto dalla sua immaginazione. Suggerisce inoltre che non cercava artificiosamente di rendersi credibile, ma semplicemente di condividere con la massima trasparenza ciò che vedeva nelle visioni con cui era stata graziata.
Sintesi :
Maria Valtorta è stata una mistica cattolica italiana nata nel 1897 e morta nel 1961. Entrata nel Terz'Ordine dei Serviti come Terziaria, ha condotto una vita di preghiera ritirata dal mondo nella sua casa di Viareggio, confinata a letto a causa delle continue sofferenze fisiche. Tra il 1943 e il 1954, ha ricevuto centinaia di visioni e dettature da Cristo, Maria, alcuni santi e il suo angelo custode. Le sue "rivelazioni private" includevano una dettagliata revisione della vita di Gesù attraverso più di seicento visioni immersive, e sono state tradotte in ventinove lingue.
Su richiesta di Gesù, ha descritto minuziosamente le scene (topografia, architettura, costumi, fauna, flora, condizioni meteorologiche, osservazioni astronomiche...) e ha ritratto le persone interessate (nomi, origini, funzioni, fisionomia, temperamento...). Nell'arco di quattro anni, ha scritto circa novemila pagine di manoscritto. Ha ricevuto anche molti insegnamenti teologici, cosmogonici e pastorali di impressionante profondità, raccolti in altri sei volumi, e ha mantenuto un'importante corrispondenza con il suo direttore spirituale, padre Romualdo Maria Migliorini, con monsignor Alfonso Carinci e con la carmelitana Madre Teresa Maria di San Giuseppe.
Attraverso queste rivelazioni, Gesù le ha detto che voleva farsi conoscere meglio dalle anime, sostenere i suoi sacerdoti nel loro ministero e rievangelizzare il mondo. La pubblicazione dei suoi scritti è stata però turbolenta.
Dopo la morte di Maria Valtorta, ricercatori di vari Paesi hanno iniziato a scandagliare le migliaia di pagine da lei lasciate, analizzandole riga per riga per verificare i dettagli che contenevano.
Facciamo un esempio. Nelle visioni 119.1, 133.4 e 247.8, Maria Valtorta riferisce che la Sacra Famiglia, in fuga dalla strage degli Innocenti, trovò rifugio a Matarea (o Al-Matariyyah), alla periferia del Cairo, in Egitto. Nella Visione 36, ricevuta martedì 25 gennaio 1944, Maria Valtorta ha visto una scena della Sacra Famiglia che si svolgeva a Matarea quando Gesù era solo un bambino molto piccolo.
Commentando ciò che vide, Maria Valtorta ha introdotto la sua trascrizione con queste righe:
"Dolce visione della Sacra Famiglia. È in Egitto. Non posso dubitarne, perché vedo il deserto e una piramide. Vedo una casetta, tutta bianca e su un unico livello. È una casa povera, di gente molto povera. I muri sono appena intonacati e ricoperti da un unico strato di calce. Questa casetta ha due porte, una accanto all'altra, che danno accesso a due stanze singole nelle quali, per il momento, non entro. Si trova al centro di un piccolo campo sabbioso racchiuso da canne affondate nel terreno come debole difesa contro i ladri. Può essere usata solo contro qualche cane o gatto randagio. Ma, in effetti, a chi verrebbe in mente di rubare dove è evidente che non c'è ombra di ricchezza? [...]" (EMV 36.1).
Più avanti, Maria Valtorta osservava: "Si vede che [il lavoro di Maria] è finito e che si fa sera. Infatti, il sole sta scendendo sulla sabbia nuda e, in lontananza, dietro la piramide, un vero e proprio fuoco riempie tutto il cielo" (EMV 36.3).
Qui, le parole "Vedo il deserto e una piramide" e "in lontananza dietro la piramide" potrebbero sorprendere il lettore informato. In realtà, sull'altopiano di Giza non c'è una sola piramide, ma diverse. E delle piramidi presenti, quelle di Cheope, Chefren e Micerino, le tre più grandi, sono ben visibili dal Cairo, a soli tredici chilometri a nord-est. La visione di Maria Valtorta potrebbe quindi essere definita imprecisa.
Bisogna però essere lì per rendersi conto che dal luogo in cui viveva la Sacra Famiglia, a Matarea, si vede una sola piramide: la piramide di Cheope, che nasconde le piramidi di Chefren e di Micerino, perfettamente allineate alle sue spalle. Le altre piramidi, più piccole, non sono abbastanza alte da essere visibili all'orizzonte. Solo un osservatore presente sul posto avrebbe potuto segnalare questo singolare allineamento.